"Il Tempio è stato costruito nell'eterico prima di discendere in forma manifesta.Esso è il Portale di connessione ad ogni mondo, è l'Essenza dello Spirito.
Il Tempio è una vecchia cascina sepolta dalla Sacra Collina, la vecchia stanza della mente, la cui finestra accede alla lunga notte dello Spirito.
Esso è la Casa manifesta dell'Iniziato."
Dal Diario dell'altro secolo
Dion Fortune considerava il Suo Tempio lo specchio dell' Essenza.
In quel Luogo Lei praticava con la veste che le permetteva di accedere ai Piani superiori e diveniva un unico con la frequenza che si creava, sia che utilizzasse la magia Egiziana, quella Arturiana o seguisse altri criteri.
Il Tempio, è quindi stato per Lei la struttura terrena che ha aperto il Portale alla connessione Cosmica.
Questa è la vera funzione del Tempio.
Esso è un Luogo che mantiene la connessione Cosmica costante, fluente mediante i cicli Cosmici stessi, tra il manifesto e il Grande eterico.
È quel Luogo dove gli antichi si occupavano di ristabilire l'equilibrio psicofisico di coloro che vivevano nella disarmonia, quel posto dove ci si connetteva alle frequenze superiori, dove si poteva respirare la vera essenza della vita e comprendere il percorso Karmico personale.
Il Tempio è sempre stato anche un luogo di "assenza" dove le persone si spogliavano del proprio ego, della propria identità terrena per ritrovare sé stessi.
Non un Luogo di culto, di sapienza, di guarigione, ma un posto dove l'essere incarnato incontra il proprio essere eterico per iniziare a percorrere il Sentiero, quindi un "Luogo in assenza".
E proprio così lo definiva Dion Fortune, quando parlava del Suo Tempio ai piedi della Collina della Tor.
Un Luogo che non è stato scelto a caso, date le linee sincroniche che lo attraversano e le antiche connessioni nel Grande eterico.
Il Tempio occulto, che la collina della Tor ha mantenuto invisibile agli occhi umani dai tempi antichi, si dice invece che sia l'antica risorsa dell'isola di Avalon, discendenza di Atlantide.
"Ero pronta per intraprendere il Sentiero, sapendo di incontrare anche ostacoli di ogni tipo per raggiungere il Tempio, talvolta attraversando sterpaglie, cadendo nel fango, inciampando nei massi e crollando a terra sommersa dalla stanchezza.
Sapevo che avrei provato anche disgusto, rabbia, mi sarei sentita sola ed incompresa, che
avrei chiesto agli Dei delle spiegazioni poiché sarei stata così confusa da non percepire più l’essenza del Sentiero.
Sapevo che avrei incontrato sulla Strada persone che vestivano il loro Essere con l’Ego, ed una volta denudate dalla loro veste, non sarebbe rimasto nulla.
Sentivo che avrei incontrato altre persone con grandi qualità che avevano rimosso le memorie delle vite passate, essenziali per proseguire nel Sentiero.
Sapevo che avrei dovuto studiare insieme a loro e, grazie a questo, avrei riportato alla coscienza concetti fondamentali dispersi nell'antica sapienza.
Sentivo che avrei dovuto continuare i miei studi teorici e pratici, talvolta errando, e attraversando periodi di notti insonni per cercare di mantenere l'equilibrio, ma avevo altrettanto chiaro che ce l’avrei fatta.
Sul Sentiero, per giungere al Tempio studierò, mediterò e lavorerò profondamente, comunicherò con gli Dei e trascriverò il loro Volere, al Servizio, in Fede, Amore e Verità."
Dal Diario dell'altro secolo
Il Tempio di Dion Fortune risuona ancora oggi come un Luogo senza tempo, dove si entra in assoluto silenzio, nella profonda oscurità, senza alcuna percezione di cosa accadrà.
Attraverso il silenzio vengono recepiti i messaggi, nell'oscurità il seme germoglia, nell'assenza di percezione si trova la reale trasmissione.
"Vivi il Tempio come un Luogo di Assenza, nella Forma e nella Forza, perchè la tua Essenza possa esistere"
Dal Diario dell'altro secolo
In Fede, Amore e Verità, al Servizio,
Silvia
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Il Tempio di Dion Fortune
In Fede, Amore e Verità,
Soror V.
L'Alba della Luce Interiore, sez. Italiana
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