"Nessuno è capace di esercitare la meditazione occulta più profonda se non può meditare in una stazione ferroviaria in attesa del suo treno.
Questo comporta due cose, il potere di andare profondamente in meditazione ed essere allo stesso tempo completamente estraneo dalla sfera fisica, il potere di tenere il conto del tempo e tornare a secondo la sua volontà.
Senza il secondo, il primo è una realizzazione pericolosa e disorganizzante, ed è la causa di molte incapacità di coordinazione tra gli occultisti.
La coscienza si eleva ad un dato piano inibendo i pensieri delle differenti modalità di coscienza di tutti i piani sottostanti.
Questo naturalmente richiede una perfetta concentrazione."
Dion Fortune, La Formazione e il lavoro di un iniziato
Qualsiasi esercizio che prevede l'elevazione sui piani, richiede la capacità di lavoro in diversi stadi di coscienza e in questi esercizi è compresa la regressione.
L'autoregressione è una tecnica che ogni studente sul Sentiero apprende, dopo aver ri/conosciuto sé stesso e aver effettuato degli studi pratici sulle frequenze, vibrazioni ed energie.La tecnica é piuttosto semplice, ma come ribadisco ad ogni occasione, bisogna avere come base la conoscenza delle differenti vibrazioni, poiché , quando si entra in un altro stato di coscienza, si diviene parte di energie e modalità differenti rispetto a quelle manifeste.
Vi sono molti testi a riguardo, ma secondo il parere di Dion Fortune non è bene sperimentare qualsiasi tecnica dopo la sola lettura di un libro.
Non solo è inadeguato, ma quello che può sembrare un innocuo esercizio, può invece diventare una vera e propria trappola nelle mani di inesperti studiosi, se la persona non sa navigare in quelle acque.
Vi sono però moltissimi esercizi per ottenere un'adeguata preparazione all'auto-regressione, che seguono la pratica di riconoscimento delle energie.
Dion Fortune praticava l'autoregressione e la insegnava al momento adeguato, durante il percorso, quando sapeva che lo studente era pronto a varcare il suo confine personale, per raggiungere sé stesso in altre dimensioni, con differenti volti.
Tornando alla Fonte e seguendo la Sua pratica, possiamo presupporre che Lei fosse stata bravissima nel lavoro di identificazione del sé, viaggiando sui piani e che sapesse anche riconoscere ogni tipo di vibrazione, alchemizzandone le energie qualora si ritenesse necessario durante la pratica.
Per arrivare ad uno stadio di "consapevolezza pratica" così come la denominava Dion Fortune, si consiglia di seguire un percorso con un insegnante preparato che potrà riconoscere i momenti adeguati per le operazioni inerenti, e di conseguenza potrà consigliare quando sarà bene attendere, che cosa rivedere durante il lavoro, e come procedere per arrivare ad essere pronti e praticare senza bruciarsi le dita.
Uno degli esercizi che Dion Fortune consigliava era quello di partire da uno stadio di rilassamento completo della veste manifesta (corpo fisico), che avviene tramite una meditazione, attraverso la profonda percezione del proprio corpo, e l'identificazione delle differenti energie che ne fluiscono.
É bene ripetere questo esercizio giornalmente per molto tempo, fino ad avere la sensazione di essere tutt'uno con la propria vibrazione, prima di seguire con la parte successiva in cui vengono studiate ed elaborate tecniche di connessione ed identificazione delle vibrazioni sui piani.
Successivamente, dopo un adeguato, e a volte molto lungo lavoro su sé stessi, si può provare a immaginare una scaletta che va verso l’alto, ed iniziare a salire lentamente sui gradini, mantenendosi ancorati tramite “la corda dell’alpinista” (il cordone eterico che lega l'anima al corpo fisico), continuando a risalire gradatamente non oltrepassando il termine della scalinata.
Durante il percorso, si potrebbe avere la sensazione di non riconoscersi per come si è abituati ad identificarsi, ossia potrete apparire a voi stessi secondo la visione dell'anima.
Questo è normale, poiché si sta vivendo in uno stato di coscienza assolutamente differente dalla percezione manifesta che avviene attraverso i sensi.
Il risveglio da questo esercizio base non deve essere brusco; lo sfioramento su una spalla o il leggero suono di un campanello può bastare, e in quel momento si potrà iniziare a risvegliarsi lentamente, senza "lanciarsi giù dalla scala" dove si è lentamente saliti aprendo gli occhi nell'immediato, poiché potrebbe essere doloroso, come cadere dall’alto.
Una volta tornati, è assolutamente indispensabile effettuare il radicamento con il manifesto.
È possibile fare questo con dei movimenti leggeri del corpo, mantenendo in mano una tormalina e successivamente con un contatto fisico con la Madre Terra, per esempio abbracciando un albero.
Da tenere presente che questo è solo un esercizio preparatorio e che all'autoregressione si arriva dopo aver compiuto un buon lavoro su sé stessi e con un adeguata guida che sappia condurre.
Si consiglia quindi vivamente di non avventurarsi in "luoghi sconosciuti" prima di conoscere ogni aspetto necessario per questo viaggio.
In Fede, Amore e Verità, al Servizio,
Silvia
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Il Tempio di Dion Fortune
In Fede, Amore e Verità,
Soror V.
L'Alba della Luce Interiore, sez. Italiana
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