Il Tempio secondo Dion Fortune



“Entra nel Tempio e siedi.

Lascia fuori i tuoi bagagli, posa all’ingresso le scarpe con cui cammini nel mondo, ed entra nel Tuo Spazio Sacro. 

Ascolta il Silenzio, poiché ha molte risposte, tutte quelle che cerchi.

Non guardare all’esterno. 

Per una volta siedi e rivolgi lo sguardo dentro te.

Il Tempio, la tua casa, ricordi?

L’hai scelta quando sei disceso su questa terra e hai indossato il tuo vestito terreno.

Il Tempio… ricordi?

La tua Luce interiore, Te stesso. 

Quella parte di te che ti permette di tornare a Casa e di non sentirti solo, poiché quando incontri Te Stesso non puoi essere solo.

Entra nel Tempio, spogliati della tua personalità che mette a tacere la tua Essenza ed incontrati. 

Libera la tua Essenza, Ama, fai ciò che davvero vuoi, seguendo la tua volontà, in sintonia con la tua Luce Interiore.

Percorri il Sacro Sentiero, fino all’Alba della Luce Interiore ed i tuoi occhi si illumineranno di gioia quando restituirai te stesso a te medesimo.”

                                                        Commentario alla Qabalah Mistica di Dion Fortune






Il Tempio


Il Tempio è la rappresentazione del Cosmo, il Macro riflesso nel Micro, il Luogo in connessione con la frequenza che va oltre la materia.


Dion Fortune utilizzava il Suo Tempio in London e quello a Glastonbury per differenti tipi di operazione data la vibrazione diversa della locazione in cui si trovavano.


Dopo il lavoro al Tempio, veniva chiesto agli studenti di trascrivere sul loro Diario Magico le sensazioni avute durante l'operazione.

Gli appunti rimarcavano essenzialmente la Forza che rendeva possibile la comunicazione tra il mondo materiale e quello spirituale.


Nascevano così tra gli studenti avanzati, importanti riflessioni sviluppando nuovi metodi di lavoro e approfondimenti sui temi trattati.






"Quando si entrava nella stanza che precedeva il Tempio, la vibrazione cambiava.

Sembrava di entrare in un differente mondo.

Si percepiva un'intensa energia.


Lentamente inziavamo con la vestizione in un profondo Sacro Silenzio.

Ci si spogliava di ogni "veste dell'esterno" per indossare la tunica.

La vestizione avveniva consapevolmente, alla luce fioca di due candele: una bianca e una nera.


Una volta indossata la tunica ci si sedeva su una panca di legno, con i piedi poggiati a terra e le mani sulle ginocchia.

Nell'assoluto silenzio si meditava.


Si concentrava la Forza, la si direzionava in un punto di fronte a noi, fino a che non la si vedeva brillare di una Potente Luce.


Non dimenticheró mai quell'intenso profumo di una miscela di incenso che Lei preparava appositamente, a secondo del rituale.

La magia era nell'aria.


Forse si meditava una decina di minuti, forse di più.

 Il tempo svaniva e portava con sè  l'energia della personalità, per lasciare spazio alla dimensione del Sè superiore, ma quello che era certo, è che le sensazioni giungevano forti allo spirito.

Si poteva ascoltare oltre l'udito, vedere oltre la vista.

Sebbene la luce fosse fioca, il Tempio sembrava avvolto dal bagliore cosmico, esso era illuminato dalla Luce Interiore.

Ognuno di noi non era lì per caso."





 

"Un'impalpabile leggerezza, la sensazione di essere circondata dalla Luce infinita ti coglierà quando varcherai il confine di un nuovo mondo.

In quella dimensione sarai te stesso, senza limiti dell'Io inferiore, senza principi dissonanti, senza pensieri frustranti.

Quella dimensione la troverai al Tempio."







Il Tempio, come Luogo Sacro, era accessibile soltanto a Dion Fortune e al suo gruppo con la quale operava e agli studenti avanzati quando venivano organizzati incontri al fine di lavorare insieme.


Nulla era lasciato al caso, il giorno e l'orario del lavoro veniva stabilito in base agli influssi planetari, le stoffe utilizzate al Tempio venivano consacrate con le Acque di Avalon, gli incensi preparati con cura, la simbologia posta poco prima delle operazioni.



Ogni simbolo all'interno del Tempio era correlato ad una frequenza, un vero e proprio canale attraverso cui la comprensione giungeva anche alla mente razionale, ossia all'Io inferiore.


Ogni operazione veniva svolta  con una luce fioca, poiché, come diceva Dion Fortune, la luce brillante disperde le forze eteriche.


Al centro di una stanza veniva collocato un altare cubico come rappresentazione dell'Universo, il cui doppio cubo rappresentava invece l'uomo incarnato.


I colori del telo a copertura dell'altare e i simboli posti sopra, variavano a secondo della cerimonia che veniva eseguita.


Come detto in precedenza, il Tempio è il riflesso del Macro nel Micro e i simboli sono la chiave di accesso alla vibrazione con cui si intende compiere l'operazione.


La "luce spirito" che scendeva dall'alto in centro al Tempio rappresentava il creatore, lo Spirito dell'Essenza, di ogni essenza incarnata.

Essa rappresentava l'anima di ogni cosa, la quint'essenza. 


Sull'altare veniva posta la luce che simboleggiava l'energia del pianeta con cui si stava orerando.


Anche l'incenso, composto da una miscela di erbe, resine e incenso puro di differenti tipi, veniva accuratamente riprodotto a secondo delle caratteristiche degli elementi in correlazione con le Sephiroth e/o i Sentieri iin cui si stava operando.


I sette simboli dei pianeti venivano posti nel Tempio nella direzione in cui  il pianeta si ergeva e  la candela del colore in riferimento al pianeta con cui si operava veniva accesa.


Lo specchio magico era posto su di una parete, a secondo dell'operazione in corso.


Le due colonne, quella nera  e quella bianca erano poste ai lati dell'altare cubico centrale, o a secondo dell'operazione che veniva eseguita, ai lati di un altro altare.


Il cerchio magico veniva tracciato a terra  al centro del Tempio, al cui interno venivano collocati i simboli relativi all'operazione che veniva svolta.


Gli adepti, dopo la vestizione e la meditazione di impersonificazione, si concentravano sul luogo magico eliminando il concetto di tempo e di spazio, quindi era successivamente possibile entrare al Tempio per iniziare l'operazione.



Quanto descritto è soltanto un esempio di come veniva svolta la preparazione del Tempio che accoglieva l'operazione.

Ogni operazione richiedeva ore di preparazione degli addobbi, di meditazione e di studio.





Non tutti coloro che bussavano al Tempio ne avevano l'accesso.


Dion Fortune era molto severa a riguardo, poichè l'utilizzo sconsiderato delle energie in mano a chiunque può arrecare molti danni a sè stessi e agli altri.


Colui che chiedeva di accedere al Sentiero doveva lavorare sodo, studiare ed operare in modo da riconoscersi nel sè superiore e riconoscere le vibrazioni con cui si operava per poter essere iniziato.


Inoltre, a coloro che veniva permesso l'accesso al Tempio, si chiedeva un lavoro costante ed impegnativo, al fine di saper convogliare le energie e dirigerle al momento e nel modo opportuno al fine di operare senza arrecare alcun danno.



“Lasciategli tagliare la legna e portare l’acqua al servizio del Tempio, se lo vuole, ma non permettiamogli di profanare il suo luogo Sacro con le sue patologie e immaturità.”

È bene avere la consapevolezza della natura della vita, prima di accedere ai segreti dell’Essenza, solo in questo modo saremo liberi dal vincolo della manifestazione."


                                                    Commentario alla Qabalah Mistica di Dion Fortune



In Fede, Amore e Verità,

Silvia,

L'Alba della Luce Interiore,

sezione Italiana


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