La Magia dell'Inizio del Cammino nel Sentiero Iniziatico


Lo studente che approccia al Sentiero si chiede se sarà all'altezza del Cammino che sta per iniziare a percorrere e quanto, questo tipo di percorso, possa influire nella sua vita.
Domande lecite a cui vi è una sola risposta: il Sentiero non è un tassello che si aggiunge alla vita quotidiana, ma farà parte della propria vita. 

Esso non ruba tempo prezioso al lavoro giornaliero, ma ne stimola l'energia.
Imparare a ri/conoscersi su ogni piano, conoscere le energie ed imparare a dirigerne le Forze, è di vitale importanza, esso non è lavoro in più, ma azione integrata nel contesto in cui si vive, che diviene vero e proprio cibo per l'anima.

Potremmo mai dire che cucinare occupa troppo spazio nella nostra vita? 

Lo spirito va nutrito così come si nutre il corpo fisico e nel Sentiero lo studente impara a farlo, a riconoscere il differente "cibo" su di ogni piano e valutare di cosa l' anima necessita in quel momento, durante l'incarnazione.

Solo conoscendo le energie, vibrazioni e frequenze, possiamo dirigerle, richiamarle, convogliarle o bandirle, sempre seguendo il fluire della corrente dinamica, senza andare controcorrente.

Il Viandante che ha percepito la Chiamata, all'inizio del Percorso si ritrova a "vestirsi delle sue nuove vesti" che per troppo tempo aveva chiuso in un cassetto.
La gioia di poter finalmente iniziare la sua vita si percepisce profondamente.




In termini pratici quanto tempo si dedica allo studio, alla ricerca e alla pratica ogni giorno?

Lo studente dedica inizialmente agli esercizi ogni giorno lo stesso tempo di una doccia o poco più, tempo che si concede alla cura del sé superiore e che dovrebbe essere concepito in qualsiasi ambito durante l'incarnazione.

Si dovrebbe, in ogni caso, curare ogni aspetto di cui facciamo parte ed incontrare lo Spirito nel manifesto, poichè noi non siamo un corpo con un'anima, ma un'Anima che veste un corpo.

Quindi sottolineo che il tempo da dedicare al Sentiero non è un momento in più nella giornata, ma un attimo in cui lo Spirito si nutre.





Salendo sull'Albero, ripercorrendone le tappe attraverso i gradi dell'Iniziazione, il tempo dello studio teorico e pratico aumenta, a secondo della possibilità e delle intenzioni di ogni studente, ma anche in questo caso, il tempo dedicato non va inteso come impegno, ma come risorsa che il percorso terreno offre per operare su ogni piano di esistenza.

É proprio perchè operiamo soltanto nei termini dell'esistenza terrena che si percepisce una sensazione interiore di solitudine.

Quando si è sconnessi dagli altri piani di esistenza,  ci si sente profondamente abbandonati in terra.

Acquisendo la comprensione, la consapevolezza e la capacità di riconoscersi su ogni piano di esistenza, la sensazione di inadeguatezza, solitudine, paura, ci abbandonerà, poiché essere il Tutto in un Unico su differenti piani, non lascia spazio alla separazione tra il sé inferiore e il sé superiore.





Alcune testimonianze di studenti sul Sentiero

“Da quando ho bussato alla porta del Tempio, ogni mattina eseguo il lavoro pratico, evoluto con me, dopo ogni iniziazione, in linea con la mia trasmutazione interiore.


In quest’ultimo mese, al termine di ogni esercizio ho avuto la sensazione di aver riscoperto altre “mie forme”.

Percepivo la mia Essenza come una “Scintilla Cosmica” che poteva simultaneamente trasmutarsi in differenti manifestazioni.

Sto assistendo al processo di identificazione con il sé superiore e riscoprendo la moltitudine della mia essenza.

Il Sentiero non è qualcosa che posso percorrere, esso è parte integrante di me.”

 

Frater C., 5=6



“Sto prendendo coscienza della trasmutazione che avviene lentamente, quando si impara a vivere nell’incarnazione riconoscendo la propria Vera Identità, la propria Vera Volontà.

A volte ci si stupisce di fronte alla differenza, dopo aver buttato via la maschera che eravamo abituati ad indossare.

La maschera, creata dalla personalità, cala mediante la pratica, la determinazione, la costanza e la volontà.

Oltre i veli si incontra la Verità, e da quando il sé superiore si illumina, la mente non potrà più distorcere la Vera identità alla visione dell’Anima incarnata.

Quando avviene questo passaggio, il mondo sembrerà lo scenario di un teatrino, dove i problemi non sono che opportunità di risveglio, e gli ostacoli, semplici spinte in avanti, al fine di giungere al Vero scopo.

Lavoriamo Fratelli, solo così riusciremo ad essere Essenza nella Manifestazione."

 

Frater I., 4=7



La mia pratica costante, cominciata quasi un anno fa, si è affinata e radicata in me come modalità quotidiana di accesso al mondo reale con un diverso modo di vedere e sentire le cose. L'integrazione e l'unione della forza dei quattro elementi, di cui è costituito il mondo è come un fluire unico che scorre in una vibrazione che si espande, includendo il manifesto intorno che diventa più ampio e completo. 


Soror E., 0=0



Credevo che il Sentiero Iniziatico fosse un mondo magico che mi portasse a disconoscere quello che l’essere incarnato definisce realtà.

Questa era pura fantasia, nessun piano può essere disconosciuto; il rituale è un metodo di lavoro che unisce, direziona, convoglia, separa, ma non disconosce nulla.

È così importante consapevolizzare che tutto prende forma attraverso il movimento, sia esso perpetuo che della Forma e che è proprio attraverso il movimento che circolano e si attraggono certe frequenze.


Frater J., 2=9



Ognuno percepisce la pratica differentemente, ma ciò che accomuna tutti è la percezione di essere a contatto con una realtà che non è soltanto più quella manifesta che conosciamo durante l'incarnazione.


Ci sarà chi proseguirà il Cammino, chi si fermerà ad un certo punto, e chi lo riprenderà in una vita successiva.

In ogni caso, qualsiasi sia il percorso, il lavoro sul Sentiero non potrà che accrescere la conoscenza in ogni sua forma.

Buon lavoro a tutti!


In Fede, Amore e Verità, al Servizio,

Silvia

 Per qualsiasi informazione sul Sentiero puoi scrivermi a:

silvia.innerlight@gmail.com


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Soror V.

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